sabato 3 aprile 2010

diario norvegese/2

Proseguo il mini-diario...

13 agosto
Oggi è il giorno dei saluti: io e Barbara ci separiamo dagli altri per alcuni giorni mentre loro fanno kayak. Facciamo un tratto in comune sino ad Askvoll: sembra un paesello carino visto dal traghetto: prati verdi e case colorate, davanti a un mare bellissimo disseminato di isole. Una di queste isole si chiama Sea Horse, e Mac ci ha spiegato che esiste una leggenda che la riguarda (ma non se la ricordava...) ed inoltre la sagoma dell’isola è stata usata da Eivind nel logo della Njord, la sua scuola di attività sportive...

E’ stato bello fare questo pezzo di traghetto sul ponte superiore, riparati (almeno in parte) dal ventaccio, osservando il paesaggio e l’affascinante bandiera norvegese che sventola nel vento. Verso le 11 è arrivato il momento di salutare gli altri. Mi dispiace separarmi da loro adesso, ma si tratta soltanto di pochissimi giorni: il 18 ci riuniremo, in tempo per rivedere anche noi Askvoll, Eivind, e il famoso spettacolino del “Non ti fidar / di un bacio a mezzanotte...” comprensivo di coreografia. Ci salutiamo e confesso che mi è venuto un piccolo magone... è bello rimanere tutti insieme, ormai erano alcuni giorni e stavamo bene... mi è sembrato di capire che a Ester sarebbe piaciuto venire con noi due, alcune volte l’ho vista un po’ perplessa su alcuni aspetti del kayak, ma secondo me si divertirà...

Ed eccoci a Florø. Cerchiamo un deposito bagagli e poi un posto dove mangiare. Il pub è carino, ha un dehors galleggiante è l’interno è completamente in stile navy. Sia io che Barbara, dopo 2 giorni di traghetto, stiamo soffrendo un po’ di mal di terra... In attesa che la signora del bed & breakfast dove abbiamo prenotato arrivi a casa, ci troviamo un bel praticello all’ombra, sulla collina di Florø dove c’è una chiesetta bianca (ovviamente in legno!)
Siamo arrivate al nostro b&b: un posto molto carino, una casetta rossa in una zona tranquilla. La signora Liv e sua sorella Raedlinn sono molto gentili e hanno un sorriso simpatico; la nostra camera sembra un confetto, e dalla finestra c’è un panorama ad ovest con vista sul mare (tramonto alle 23). Nota interessante: il vicino (due porte più in là) è un aitante falegname vichingo biondo che si sta costruendo la casetta con le sue mani... siamo anche tentate di offrirci volontarie per dargli una mano (visto che sarà bravo nei lavori manuali, ah ah!), ma la curiosità di vedere il tramonto dai moli e la fame ci spingono ad andare verso il centro paese. Durante la cena veniamo spudoratamente baccagliate da uno strano individuo, un marinaio cinquantenne che è stato per un anno marinaio ad Ancona, questo tizio blatera per un bel po’, finché non viene richiamato all’ordine da una biondona un po’ attempata! Evvai, ce la siamo scampata... ma pare che non sia finita perché veniamo di nuovo accerchiate da un gruppetto di persone non giovanissime e piuttosto sbronze... ma il vicino del b&b tanto caruccio no, ehh???

Comunque alla fine abbiamo assistito a un tramonto splendido, e sarebbe stato perfetto se fossimo stati tutti insieme, col resto del gruppo. Ma bando ai sentimentalismi, ci accingiamo a tornare al b&b e a farci raccontare un po’ di cosette sul clima etc del posto dalla nostra simpatica padrona di casa, e soprattutto a farci prendere per i fondelli perché non sappiamo usare l’asciugatrice e perché avevamo qualche perplessità sull’utilizzo di strani piumoni già dotati di lenzuola incorporate :-) che figura! Altre curiosità norvegesi che abbiamo imparato oggi: foglie di basilico servite insieme al gelato, le cassette delle lettere collocate tutte insieme al ciglio della strada (per le varie casette), e i troll al posto dei nani nei giardini.

14 agosto
Ritmi molto più tranquilli oggi: approfittiamo di Florø per riposare un po’ di più... la nostra sveglia stamane suona alle 10 (e nel mio caso deve suonare un paio di volte prima che mi decida a scendere). La signora Raedlinn ci fa trovare una splendida colazione (grandiosi i biscotti tipo gauffres – di consistenza un po’ moscia) e ci decanta le lodi dei tubetti con la crema al gusto di bacon, shrimps e prosciutto... credo che al supermercato ne comprerò un paio da portarmi a casa. E poi però ci attacca un bottone da un’ora e mezza sul sistema scolastico norvegese, sullo studio della lingua inglese, sul trattamento degli allievi portatori di handicap eccetera... insomma stavolta siamo uscite di casa per cominciare la nostra giornata a mezzogiorno! Comunque il giro parte bene perché il nostro vicino è sempre lì che si esibisce in lavori di carpenteria sul balcone...
Da ieri sera diamo merito a Mac di aver avuto ragione sul clima: maglione e giacca servono (mentre sto scrivendo è pomeriggio e c’è il sole, però tira vento freddo dal mare... e il k-way basta appena). Anche la signora Raedlinn ci ha detto che queste due settimane di temperature a quasi 30° sono state molto particolari ed insolite, in genere si sta più freschi... e oggi ce ne stiamo accorgendo.
Chissà cosa stanno facendo i nostri amici? Me li immagino adesso nei loro kayak, con Eivind e Mac che tentano di trasformarli in kayakisti per lo meno autonomi... non per portar sfiga ma mi spiace non assistere alle varie cadute e rovesciamenti in acqua, che immancabilmente saranno numerosi. Comunque la nostra dose di sport ce la stiamo godendo anche noi: abbiamo affittato 2 bici e ci stiamo muovendo così: peccato che siano bici piuttosto sbilenche, senza rapporti, col sellino pericolosamente oscillante, comunque sono usabili.

Adesso stiamo riposandoci un po’ lungo le sponde di uno dei due laghetti di Florø. Il laghetto è completamente circondato dal bosco, e lungo la parte esterna vi sono canneti e ninfee; nelle piccole insenature ci sono un sacco di anatre. Appena tirato fuori il pan brioscé Barbara è stata subito puntata dalla più sfacciata ed intraprendente di queste bestioline. Dopo aver sfamato mezzo stagno ed essersi sentita un po’ San Francesco – dato che si è messa a ciarlare con le papere – Barbara ed io riprendiamo le nostre bici e arriviamo al secondo lago.
E qui c’è chi dorme, come Barbara, e chi come me si mette ad osservare i gagni completamente fuori di testa che fanno il bagno con questo vento gelido. Al rientro sorpresa! Le bici sono gratuite, evviva! E anche per oggi le avventure non sono mancate.
P.S. per fortuna abbiamo goduto di un panorama coi colori indimenticabili ieri sera... perché questa sera il cielo è davvero scuro e nuvoloso. In effetti da oggi ho usato un certo numero di indumenti disposti a cipolla (almeno cominciano ad avere una loro giustificazione, non hanno semplicemente occupato posto nello zaino e basta).
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