domenica 2 maggio 2010

un detective tra le righe

Mi sono imbattuta in un telefilm molto molto carino, non di quelli che ti piacciono soltanto, ma che ti danno proprio assuefazione, come non mi succedeva da un po’ di tempo. Mi ha talmente "presa" che mi sono sparata l’intera prima stagione in tre serate consecutive – e la cosa è stata fattibile dal momento che era composta da soli 10 episodi...
Il telefilm in questione è Castle, detective tra le righe, prodotto dalla ABC: negli States è quasi giunto alla fine della seconda stagione. In Italia la 2a stagione è in corso di trasmissione sul canale satellitare Fox Life, mentre in chiaro (su RaiDue) è finita da poco la prima stagione (ma io me l’ero inconsapevolmente persa).
La vicenda ruota intorno a Richard Castle (interpretato da Nathan Fillion), famoso scrittore di libri gialli, il quale si trova ad affrontare una mini crisi creativa dopo aver scelto di far morire il protagonista della sua serie di romanzi: Derrick Storm. Castle è reduce da un paio di divorzi, vive con una figlia quindicenne che sembra più matura di lui, e con una madre ex-attrice di Broadway, stravagante e sempre alla ricerca di nuovi passatempi - e di uomini di una certa età.

Nel primo episodio Castle viene chiamato dal Dipartimento di Polizia di New York, per aiutare la detective Kate Beckett (Stana Katic) a risolvere un caso di omicidi che ricalcano fedelmente quelli descritti nei suoi romanzi. In seguito a questa esperienza, Castle decide di usare Beckett come "musa" ispiratrice per la protagonista di una sua nuova serie poliziesca e, grazie ai suoi legami di amicizia in alto loco, riesce ad ottenere il permesso di seguire i casi di Beckett come consulente.
Castle è un playboy un po’ bambinone e pieno di sè, ma si rivela anche un padre amorevole, con un animo nobile e con un’ottima attenzione ai dettagli quando si tratta di analizzare la scena del crimine. Kate Beckett invece è la classica poliziotta dura e pura – con tragedia familiare alle spalle - determinata a risolvere brillantemente i casi e irritata dai modi arroganti di Castle, di cui però è una fan fedele – da molti anni - e sotto sotto ne è persino un po’ intrigata. Castle e la Beckett sviluppano subito un’intesa burrascosa e particolare: lui non fa mistero di essere interessato e ci prova spudoratamente, lei respinge con sarcasmo, ma non riesce del tutto a nascondere di essere affascinata. E’ una dinamica vecchia come il cucco, ma tra questi due personaggi riesce molto bene, e fra loro le battute si sprecano... Come compagni di lavoro, Castle e Beckett sembrano essere perfettamente complementari. Ma se la loro relazione si spingerà mai oltre il livello professionale, bè... per ora questo resta un punto interrogativo... :-)
Ogni puntata si apre con una ripresa della scena del delitto, sottolineata da colori molto accesi e colonna sonora d’impatto. Castle accompagna sempre la Beckett e i suoi due collaboratori (Esposito e Ryan) nei sopralluoghi, assiste agli interrogatori e partecipa allo svolgimento delle indagini... e spesso – tramite le sue conoscenze altolocate – riesce ad ottenere scorciatoie che gli consentono di arrivare prima a dei risultati. Una fra le scene più comiche che ora mi vengono in mente è – nel sesto episodio – quando Castle si fa arrivare un giubbotto antiproiettile personalizzato, con la scritta "Writer", mentre tutti gli altri hanno la classica scritta "Police"...
L’attore che interpreta Castle non è un bellone nell'accezione classica del termine, nel senso che non ha una bellezza sfacciata e prepotente alla Brad Pitt, però è davvero carismatico, espressivo, affascinante e sornione... molto bravo nella parte. Le sue espressioni facciali sono veramente impagabili. E' ironico e divertente.

(Da brava fan della serie di libri "In death" - scritta da J.D. Robb - non ho poi potuto fare a meno di notare che la detective Kate Beckett ricalca moltissimo il personaggio del tenente Eve Dallas: aspetto fisico, carattere, passato difficile con esperienza traumatica. Un altro plus per questo telefilm... Anche se Castle non è comunque Roarke XD)


Un romanzo che arriva davvero in libreria
“Heat Wave” è il romanzo firmato dallo scrittore Richard Castle, cioè dal personaggio della serie tv.
E’ il romanzo che Castle sta scrivendo nel corso degli episodi della serie tv, quello per cui si ispira alla figura di Beckett. Nella realtà, il libro è giunto sugli scaffali delle librerie americane e si è immediatamente posizionato ai primi posti della classifica del New York Times, rimanendovi per 14 settimane. E’ stato tradotto in italiano dalla Fazi Editore, e disponibile anche da noi.

In Heat Wave Nikki Heat, una brillante e bella poliziotta della squadra omicidi di New York, si trova a indagare su una sconcertante serie di omicidi nel mondo della finanza. La vera sfida, però, sarà dover sopportare la collaborazione con il giornalista premio Pulitzer Jameson Rook. Nel frattempo, la città è messa a ferro e fuoco da un'anomala ondata di caldo, che rende le cose sempre più difficili...
Nikki Heat è esplicitamente ispirata alla detective della omicidi Kate Beckett, mentre Jameson Rook è l’alter-ego di Rick Castle stesso.

Un romanzo (fintamente) scritto dal personaggio di un telefilm si colloca su un piano di fantasia decisamente singolare. Una sorta di meta-libro che ci permette di crearci l’idea che Castle e Beckett siano davvero personaggi reali, oppure di cullarci per alcune ore nell’illusione di vivere in un episodio del telefilm. Questo libro non sarà sicuramente un’opera di alta letteratura, e probabilmente non dirà molto a chi non ha visto il telefilm, ma i fan della serie non possono assolutamente farselo scappare. La finzione permea l’intero volumetto: sulla quarta di copertina troviamo il faccione di Castle (come nelle classiche edizioni hard-cover americane), e i ringraziamenti finali sono davvero scritti come se Castle fosse un personaggio veramente esistente, e li stesse dedicando alla figlia Alexis e alla madre, ma anche al suoi “buoni amici” Rob e Andrew (produttore e autore “reali” della serie) e ai vari amici Nathan, Stana, Jon, Seamus, Sally, Molly, Ruben e Tamala (ovvero i nomi dei vari attori protagonisti, quelli “reali”). Spassoso!

1 commento:

  1. Anche a me è piaciuta un sacco la serie tv che ho scoperto puramente per caso... e in più ho preso anche il libro solo che non ho ancora avuto l'occasione di leggerlo... XD

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