lunedì 7 giugno 2010

collisioni

Collisioni, 4-5-6 giugno, Novello (CN)
Collisioni 2010, seconda edizione del festival letterario che si fregia dello slogan "parole storie e musica da un paese globale", è stata molto più affollata rispetto all'edizione del 2009. L'anno scorso avevo percepito un clima molto più "da festa di paese", e nonostante la presenza di nomi importanti (Jovanotti, Bruce Sterling, Nicolai Lilin, e molti altri), mi era sembrata maggiormente a misura d'uomo; lo staff era riconoscibile grazie a simpatiche t-shirt di un forte color rosso che si potevano anche acquistare - la tinta del Dolcetto e del Barolo che si produce in queste colline - e composizioni di scatole di cartone altrettanto rosse erano disseminate per gli angoli di tutto il paese.

Quest'anno quell'identità visiva così unitaria è stata abbandonata: ho intravisto alcune mini scatolette di un arancione sbiadito soltanto su un paio di scalinate; alcuni volontari indossavano una t-shirt di quel colore e altri una t-shirt azzurra col disegno utilizzato sulla brochure del programma.
I servizi di ristorazione sono stati affidati a Eataly e non più alle associazioni del paese. C'erano talmente tante persone arrivate da fuori per assistere agli incontri che le automobili sono state fatte parcheggiare quasi fra i filari delle vigne. Ho trovato che quest'anno ci fosse decisamente troppo traffico.
Certo questo è positivo perché significa che la manifestazione sta crescendo e ha successo, però a me la confusione e il traffico non piacciono molto...

A parte questo, è stato decisamente un successo. Io ho partecipato alla giornata di sabato.

Dopo aver tranquillamente parcheggiato dai miei amici che abitano a Novello - a buona distanza dal centro del paese - sono arrivata appena in tempo per ascoltare Massimo Gramellini presentare il suo ultimo libro, ho poi trascorso ore sotto un sole cocente pur di ascoltare la sensei Ryoko Ikeda, mitica autrice di Versailles no Bara (Lady Oscar) - a cui magari dedicherò un altro post - e nel tardo pomeriggio mi sono accampata fra il resto della calca in ascolto di Marco Travaglio, prima dell'incontro con Vinicio Capossela e della cena in piazza.

1 commento:

  1. Cara Roberta,
    rispondiamo a questo blog perché Collisioni non vuole essere tanto un festival strutturato con organizzatori professionisti, ma un movimento che cresce dal confronto tra chi vi partecipa. Io credo, come organizzatore, che il problema principale a Collisioni di quest'anno sia stata la povertà assoluta dei mezzi rispetto alla quantità di persone intervenute e agli artisti che ci hanno onorati della loro presenza sposando lo spirito e gli ideali della manifestazione. Certo scarsità di mezzi economici ha significato scarsità quasi paradossale di sedie, un service non adeguato, un servizio d'ordine che non c'era, magliette donate in numero non sufficiente da uno sponsor. Ovviamente dati i numeri e il livello degli artisti che partecipano all'iniziativa, per continuare dobbiamo capire se il prossimo anno avremo i mezzi per allestire il festival senza arrecare disagi al pubblico o se invece saremo costretti contro la nostra volontà a ridurre.

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