martedì 31 gennaio 2012

oltre i confini del mare

Ho accettato di buon grado tutto per tre film: equipaggi di pirati zombizzati, Olandesi volanti, kraken tentacolari che fanno affondare navi, capitani maledetti con il volto pieno di tentacoli.
Ma non rovinatemi anche le sirene. Le sirene ammaliano i naviganti con il loro canto, certo, questo sin dai tempi dell'Odissea. Ma le sirene zannute come vampiri, e che si fiondano per aria come arpie impazzite per aggredire i marinai, e che addirittura fanno naufragare un galeone no, per favore no, non le accetto! Mi rifiuto...

La saga dei Pirati dei Caraibi mi sembra diventata un po' ripetitiva. Scomoderanno un altro pirata famoso per l'episodio numero cinque? Barbanera l'hanno usato stavolta. Chi è rimasto? Henry Morgan, Mary Read...

lunedì 30 gennaio 2012

neve in città

E' nevicato ininterrottamente da sabato pomeriggio sino a ieri sera tardi. Qui in città e immediati dintorni sono venuti almeno 30 centimetri di neve (misurati a palmi sul muretto del cortile).
Stamattina arrivare alla fermata del pulman è stata un'esperienza artica, per lo meno nel centinaio di metri che da casa mia ci vogliono per arrivare fino al primo marciapiede dove la neve era stata spalata... se mi fossi messa le ciaspole non sarebbe stata una cattiva idea :-) comunque ce l'ho fatta senza bagnarmi troppo (anche se in borsa mi ero presa due cambi di calze).
Vabbè, normale amministrazione quando nevica. D'altronde siamo in inverno e non è stata certo una sorpresa.

Quello che invece mi ha sorpresa, e che ho trovato RIDICOLO stamattina, è stato vedere una tizia camminare tutta ondeggiante sotto i portici di Via Roma a mo' di Jessica Rabbit con le scarpette coi tacchettini... ehi, tesorina, datti una calmata! Non sai quanto ti ho augurato di piantare uno scivolone e di finire lunga stirata in mezzo al pantano di neve e fango a bordo strada...





(fotografie tratte dai siti La Stampa e Repubblica)

lunedì 16 gennaio 2012

l'inverno sta arrivando


Cominciato a vedere "Il trono di spade" nel weekend: me ne sono già fatta fuori quattro puntate, e ho cominciato anche a leggermi il primo volume (che tenevo là a prender polvere da un paio d'anni).
Ok, lo so che dicono tutti che sarebbe meglio aver letto il libro prima di vedere il telefilm, ma io non ce la faccio ad aspettare: fra stasera e domani le puntate le avrò finite! (certo che comunque in quanto a sesso e violenza la HBO non scherza neanche con questa serie...)

giovedì 12 gennaio 2012

meme libri 2011


Utilizzo la traccia del "meme" per fare un bilancio delle mie letture nel 2011, come ho fatto l'anno scorso. Però invece di passare la palla ad altri blog, a mo' di catena, direi che chi vuole può fare una cosa simile anche sulle proprie pagine, altrimenti può limitarsi soltanto a leggere qui e basta. Nessun obbligo.

Più o meno la quantità dei libri che ho letto si è mantenuta costante, e grazie ad Anobii dispongo di un calcolo abbastanza preciso. Andando a naso, invece, direi che nella seconda metà dell'anno le mie spese in libreria sono drasticamente calate, in parte perché ho preso l'ebook reader, ma soprattutto in reazione alla legge Levi e ai suoi odiati vincoli ai limiti di sconto. Possiedo materiale da leggere per anni, per cui mi sono data una calmata e non ho più comprato tutto quello che mi passava per le mani. Basta colpi di fulmine in libreria!

Quanti libri hai letto nel 2010?
67, uno in più dell'anno scorso

Quanti erano fiction e quanti no?
La quantità maggiore di letture continua ad essere rappresentata da fiction; ho letto solo una decina di titoli di storia, biografia e saggistica, e qualche guida e/o libro di varia.

Quanti scrittori e quante scrittrici?
All'incirca 28 scrittrici e 15 scrittori.

Il miglior libro letto?
Anche in questo caso mi limito a segnare quelli a cui su Anobii ho dato 5 palline, vale a dire "Hunger games", "La ragazza di fuoco", "Treachery in death" e "The rake"

E il più brutto?
Titoli terribili quest'anno non ne ho letti (anche perché se mi rendo conto che il libro è davvero brutto, allora lo lascio perdere senza sprecare ulteriore tempo).
Però fra quelli che hanno deluso le mie aspettative metto "La settima onda" di Glattauer, "Il linguaggio segreto dei fiori" della Diffenbaugh e "Highlander, amori nel tempo" della Moning.

Il libro più vecchio che hai letto?
Credo proprio "Anna Karenina"...

E il più recente?
Direi "Semina il vento" di Alessandro Perissinotto, letto a poche settimane dall'uscita in libreria.

Quale il libro col titolo più lungo?
"Il vento fa il suo giro e ritorna in Val Maira"

E quello col titolo più corto?
"L'acqua"

Quanti libri hai riletto?
Nessuno: solo "prime letture" per quest'anno.

E quali vorresti rileggere?
Per adesso nessuno. Meglio leggere roba nuova, ancora da scoprire e godere.

I libri più letti dello stesso autore quest'anno?
La solita J.D.Robb (niente di sorprendente in questo risultato :) e Mary Balogh. E poi un paio di titoli a testa di Peter Mayle, Fred Vargas e Alessandro Perissinotto

Quanti libri scritti da autori italiani?
17

E quanti dei libri letti sono stati presi in biblioteca?
13

Dei libri letti quanti erano ebook?
17

mercoledì 11 gennaio 2012

ladri di cadaveri


Un film intriso di umorismo nero, ma divertente - pur nei limiti del tema - basato "su una storia vera, eccetto per le parti che non lo sono".

All'inizio del 1800 la facoltà di medicina dell'Università di Edimburgo era già fra le più rinomate del mondo. E la materia prima per le dissezioni anatomiche fatte dagli studiosi proveniva principalmente dai condannati a morte. Ma quando il professor Monroe riesce a ottiene questo tipo di "merce" in esclusiva, il professor Knox rimane privo di materiale "in buono stato" da utilizzare.
Due compari, William Burke e William Hare, si trovano casualmente fra le mani il cadavere di un loro anziano inquilino passato a miglior vita, e scoprono che se ne possono disfare portandolo a Knox e ottenendo in cambio il lauto guadagno di ben 5 sterline. I due cominciano così un'attività di procacciamento di cadaveri per il dottor Knox, e se all'inizio riescono a trovare materiale, per così dire, già pronto... a un certo punto decidono di procurarselo intervenendo attivamente, per aumentare i loro guadagni.
Fino a quando le persone scomparse misteriosamente cominciano a essere troppe, e la milizia cittadina interviene, riuscendo a individuare i colpevoli... Alla fine Burke verrà impiccato per i crimini, mentre Hare riuscirà fortunosamente a evitare la forca. E, per una sorta di misericordiosa legge del contrappasso, Burke stesso subirà la sorte delle sue vittime (il suo scheletro è realmente esposto oggigiorno nel Museo di Medicina di Edimburgo).


Come si può intuire, l'argomento non è certo fra i più allegri, ma il film è piacevole e scanzonato. In mezzo c'è anche la storia di un gruppetto di ex prostitute attrici, che vogliono mettere in piedi una rappresentazione di Macbeth tutta al femminile, e la cui vicenda si interseca con quella di Burke.
La regia è di John Landis, già autore moltissimi anni fa di "Un lupo mannaro americano a Londra", le cui atmosfere in parte mi hanno ricordato un po' questo film. Chi ha lo stomaco debole è avvertito: ci sono alcune immagini un po' splatter e truculente. L'ambientazione è nella città di Edimburgo, città vecchia (dove si trova Grassmarket, la piazza delle esecuzioni, i vicoli, le scale, e i pub) e città nuova (con la sede del Royal College medico); anche se credo che le riprese non siano state fatte davvero in città - non sono riuscita a riconoscere i posti, primo fra tutti Greyfriars: io l'ho visitato e non me lo ricordo proprio così.


A questo proposito nel film c'è una citazione: quando Burke e Hare stanno scavando una tomba nel cimitero di Greyfriars, sono osservati dal piccolo Bobby, il cagnolino che sta vegliando accanto alla lapide del proprio padrone John Gray. In effetti Greyfriars Bobby è esistito realmente anche lui, un'altra gloria cittadina, che oggi ha la sua piccola statua nonché la sua tomba proprio all'ingresso del cimitero di Greyfriars stesso. In realtà la storia di Bobby si svolse una cinquantina di anni dopo quella di Burke e Hare, e quindi la scena del film riporta un errore temporale, ma è comunque simpatica (e l'ho apprezzata).

lunedì 9 gennaio 2012

i preziosi appendini

Qualcuno mi spieghi perché, nei negozi, le commesse non ti vogliono mai lasciare l'appendiabito (o gruccia, portamantello, appendino... ho idea che si chiami in maniere molto diverse nelle varie regioni), nemmeno se glielo chiedi in ginocchio.

Anzi no, non è vero che non te lo lasciano mai. In alcuni casi te lo danno di default senza alcun problema (ad esempio alla Conbipel non ho nemmeno bisogno di chiederlo), molto più di frequente ti dicono "non si potrebbe, ma glielo lascio" (come da Oviesse), altre volte sono irremovibili: "non posso darglielo, c'è sopra il nostro marchio" (giustificazione che mi è stata data dalla commessa di Stradivarius, marchio facente parte di una nota multinazionale spagnola).

O queste grandi catene hanno un budget estremamente ridotto, e quindi hanno gli appendini contati alla singola unità :-) oppure pensano che sarebbe cattiva pubblicità che il cliente si ricordi di aver comprato da loro il capo di vestiario, boh?