mercoledì 11 gennaio 2012

ladri di cadaveri


Un film intriso di umorismo nero, ma divertente - pur nei limiti del tema - basato "su una storia vera, eccetto per le parti che non lo sono".

All'inizio del 1800 la facoltà di medicina dell'Università di Edimburgo era già fra le più rinomate del mondo. E la materia prima per le dissezioni anatomiche fatte dagli studiosi proveniva principalmente dai condannati a morte. Ma quando il professor Monroe riesce a ottiene questo tipo di "merce" in esclusiva, il professor Knox rimane privo di materiale "in buono stato" da utilizzare.
Due compari, William Burke e William Hare, si trovano casualmente fra le mani il cadavere di un loro anziano inquilino passato a miglior vita, e scoprono che se ne possono disfare portandolo a Knox e ottenendo in cambio il lauto guadagno di ben 5 sterline. I due cominciano così un'attività di procacciamento di cadaveri per il dottor Knox, e se all'inizio riescono a trovare materiale, per così dire, già pronto... a un certo punto decidono di procurarselo intervenendo attivamente, per aumentare i loro guadagni.
Fino a quando le persone scomparse misteriosamente cominciano a essere troppe, e la milizia cittadina interviene, riuscendo a individuare i colpevoli... Alla fine Burke verrà impiccato per i crimini, mentre Hare riuscirà fortunosamente a evitare la forca. E, per una sorta di misericordiosa legge del contrappasso, Burke stesso subirà la sorte delle sue vittime (il suo scheletro è realmente esposto oggigiorno nel Museo di Medicina di Edimburgo).


Come si può intuire, l'argomento non è certo fra i più allegri, ma il film è piacevole e scanzonato. In mezzo c'è anche la storia di un gruppetto di ex prostitute attrici, che vogliono mettere in piedi una rappresentazione di Macbeth tutta al femminile, e la cui vicenda si interseca con quella di Burke.
La regia è di John Landis, già autore moltissimi anni fa di "Un lupo mannaro americano a Londra", le cui atmosfere in parte mi hanno ricordato un po' questo film. Chi ha lo stomaco debole è avvertito: ci sono alcune immagini un po' splatter e truculente. L'ambientazione è nella città di Edimburgo, città vecchia (dove si trova Grassmarket, la piazza delle esecuzioni, i vicoli, le scale, e i pub) e città nuova (con la sede del Royal College medico); anche se credo che le riprese non siano state fatte davvero in città - non sono riuscita a riconoscere i posti, primo fra tutti Greyfriars: io l'ho visitato e non me lo ricordo proprio così.


A questo proposito nel film c'è una citazione: quando Burke e Hare stanno scavando una tomba nel cimitero di Greyfriars, sono osservati dal piccolo Bobby, il cagnolino che sta vegliando accanto alla lapide del proprio padrone John Gray. In effetti Greyfriars Bobby è esistito realmente anche lui, un'altra gloria cittadina, che oggi ha la sua piccola statua nonché la sua tomba proprio all'ingresso del cimitero di Greyfriars stesso. In realtà la storia di Bobby si svolse una cinquantina di anni dopo quella di Burke e Hare, e quindi la scena del film riporta un errore temporale, ma è comunque simpatica (e l'ho apprezzata).

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