mercoledì 20 giugno 2012

lover reborn

Potrei riassumere la mia esperienza di lettura di questo decimo libro della serie Black Dagger Brotherhood in tre momenti.

1) Prima di cominciare la lettura.
Sapevo da tempo che "Lover mine" sarebbe stata la storia dedicata a Tohr e alla sua nuova shellan, ma quando la Ward ha confermato che la controparte femminile sarebbe stata No'One ci sono rimasta male. Questo personaggio non mi diceva niente, mi pareva scialbo e slavato, e non mi sembrava adeguato per essere la nuova compagna di Tohrment. Anche perché, siamo sinceri, dopo aver conosciuto Wellsie, averne vissuto la perdita e aver visto come si era ridotto Tohr, nessun'altra avrebbe potuto andar bene come "sostituta".

2) A lettura in corso.
Ok, mi sono dovuta ricredere, e mi son detta che la Ward era di nuovo lei (dopo che "Lover unleashed" era stato un pochino deludente). C'era di nuovo il suo solito tocco magico, che mi faceva assaporare con estremo coinvolgimento le pagine, e me le faceva divorare come al solito, via una avanti un'altra.
Incredibile a dirsi, ma nonostante le mie riserve iniziali, Tohr e No'one stavano bene insieme, erano credibili come coppia. Anche la loro relazione aveva un senso, e veniva illustrata passo passo, mentre si stava formando (nonostante le resistenze dell'una e dell'altro).
E loro due mi piacevano, sì, alla fine li stavo apprezzando, nonostante continuassi a storcere il naso di fronte alla "scusa" che la Ward si era inventata, al fatto che per consentire all'anima di Wellsie di arrivare al Fade, era Tohr a doversi sganciare e a lasciarla andare. Un po' come, se facendo una telefonata, la controparte non mi agganciasse la cornetta e di conseguenza io non riuscissi più a telefonare. Assurdo. Dopo un po' la linea dovrebbe cadere in automatico. E dopo un po' l'anima di Wellsie avrebbe dovuto avviarsi naturalmente verso il Fade, indipendentemente da quello che chi le era sopravvissuto faceva o non faceva... Ma tant'è, l'autrice ha deciso in modo diverso...

E poi naturalmente, com'è d'uso negli ultimi libri della Ward, veniva raccontato molto altro. Qhinn e Blay continuano la loro "danza" di riavvicinamento, e ormai manca poco (la Ward ha confermato che il libro che uscirà all'inizio dell'anno prossimo sarà il "loro"!).
No'one, oltre ad ottenere un nuovo nome (Autumn) continua il suo percorso di rinascita riavvicinandosi a Xhex e ponendo le basi per un rapporto madre-figlia. Xhex e John Matthew sono invece alle prese con la loro versione dei "problemi in paradiso", e dopo essersi messi insieme e aver avuto da poco un libro dedicato tutto a loro, occupano gran parte anche di questo con i loro problemi di coppia (ecco, magari avrei dato loro un po' meno spazio - molto meno).
Il gruppo dei nuovi vampirozzi arrivato dall'Europa nel libro precedente (la Band of Bastards) si rivela per quello che si era già capito sarebbe stato: "materiale" di ricambio per le prossime storie. Non per niente Xcor e Throe cominciano a essere delineati meglio nella loro psicologia, e Xcor stesso avrà - molto probabilmente, suppongo - un futuro con Layla che la Ward ci racconterà (anche se all'inizio facevo il tifo per Throe, in questo senso...). E oltre a questo il gruppo dovrebbe rappresentare una valida controparte a Wrath e alla Brotherhood.

3) Le ultime 100 pagine (all'incirca).
Ecco, la parte finale del libro ha raffreddato un po' il mio apprezzamento complessivo. Perché cosa si è andata ad inventare la Ward? Quando finalmente il povero Tohr è stato pronto a dire addio alla sua Wellsie, con una vera e propria cerimonia in piena regola, e al contempo era bell'e che pronto a confessare i propri sentimenti a No'one/Autumn, salta fuori che in realtà No'one stava "vivendo" il suo periodo di purgatorio, e quindi il povero Tohr corre il rischio di ricevere un'altra mazzata dopo aver impiegato un sacco di libri per uscire dalla prima. Poi per fortuna l'intervento di Lassiter risolve la situazione, ma la Ward poteva benissimo gestire la questione in maniera diversa.
E inoltre mi ha fatto storcere un po' il naso anche il needing di Autumn trasmesso, a mo' di raffreddore, anche a Layla... basso mezzuccio per permettere, così di  punto in bianco, a Layla e Qhuinn di concepire insieme una figlia (di cui Qhuinn aveva avuto una visione premonitrice qualche tempo prima) - ma la povera Layla non si meritava anche lei qualche scambio un po' più romantico prima di ritrovarsi incinta?

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