martedì 14 agosto 2012

sfumature inspiegabili di marketing editoriale

Dopo quasi due mesi in cui avevo consapevolmente evitato di cominciare a leggere Cinquanta sfumature di grigio di E L James
1) perché troppo strombazzato dal marketing (e quindi in genere mi tengo alla larga dai titoli spinti "artificiosamente"),
2) perché il "presunto" argomento S&D non è proprio nelle mie corde,
3) e perché stavo leggendo George R. Martin, ben più coinvolgente,
alla fine ho ceduto e ho cominciato a leggerlo... anche perché, valutando diversi commenti, sembra che alla fin fine di questo "presunto" argomento su queste pagine se ne parli tanto, ma poi in realtà ce ne sia poco.
La curiosità ha finito per avere la meglio e mi son decisa a a leggerlo pure io per potermi fare un'idea mia, personale (e capire se mi stavo perdendo un capolavoro, oppure se è la solita ehm.. come dire... fuffa).

Estrapolando questo libro da tutto il cancan mediatico che vi è stato fatto intorno, arriverei a dargli anche un giudizio più che discreto. Non è così malvagio, e alcune parti sono anche divertenti: ho proprio riso leggendole :-) (sarà grave, per un libro che si propone come "erotico"??)
Se invece tengo conto di tutta la promozione che gli è stata fatta, spacciandolo come uno scandaloso libro hard, ebbene, il mio voto scende, perché, siòre e siòri, alla fin fine questo libro non è poi molto diverso da un romanzo rosa facilmente reperibile in edicola (per chi non fosse pratico del genere, spiego che i romanzi rosa - romances - comprendono al loro interno numerosi sottogeneri, più o meno spinti, con ambientazioni storiche, contemporanee, fantasy, paranormal, anche con ingredienti thriller/gialli etc etc... insomma ce n'è per tutti i gusti).
Nello specifico le Cinquanta sfumature partono nelle prime 80-90 pagine in modo stra-evidente come uno young adult (ormai anche i sassi sanno che le Sfumature nascono come fan-fiction di Twilight) e poi rientrano (ovviamente) nella categoria hot del genere, ma non direi che sia un libro così forte, anzi mi è parso che le tematiche S&D siano semplicemente accennate un po' "all'acqua di rose" (e meno male, per quanto mi riguarda, poiché in passato ho mollato un libro tipo "La bella addormentata" di Anne Rice al secondo capitolo, tanto era disgustoso e squallido - non faceva proprio per me!). Le Cinquanta sfumature le ho invece incasellate subito come una "classica" storia d'amore, seppure particolare, dove si capisce lontano un miglio dove andrà a parare la storia - anche se credo che sia alquanto esagerato dilungare la frittata per tre libri.

Quello che però io continuo a non spiegarmi è come mai il marketing abbia spinto TANTISSIMO questa trilogia, quando invece ci sono in circolazione molti romances più belli, intriganti, commoventi, sensuali, profondi, intensi, etc... che continuano a essere relegati in edizioni da edicola, e soprattutto a essere considerati letteratura di serie B (mentre invece i tre libri delle Sfumature sono diventati la lettura "in" dell'estate, mah)...

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