venerdì 12 ottobre 2012

il sistema non può reggere

C'era una volta una ditta piccina, che lavorava da molto tempo come fornitrice per un'azienda/consorzio pubblico ben più grande, la quale a sua volta operava per gli enti della pubblica amministrazione della propria Regione. I nanetti della ditta piccina, pur essendo dipendenti a tempo indeterminato per la ditta piccina, lavoravano per l'azienda/consorzio ed erano collocati fisicamente (e in modo costante e continuativo) presso uno degli enti della P.A. (venendo definiti, anche un po' spregevolmente, come "consulenti", e facendosi le loro belle quaranta ore settimanali in un'ambiente in cui tutti gli altri ne facevano, contrattualmente, un sacco di meno). Purtroppo l'azienda/consorzio pubblico era anche l'unico cliente dell'azienda piccina.
Successe che da diversi mesi l'azienda/consorzio non riceveva più i pagamenti da parte della Regione e del Comune capoluogo, o comunque li riceveva solo in parte. Questo finì per generare forti squilibri finanziari nei pagamenti anche verso le aziende sue fornitrici, come la ditta piccina. Ad esempio ad agosto 2012 venne saldata la fattura di novembre dell'anno precedente. Tempi di pagamento allucinanti, e l'azienda piccina si trovò al punto di attendere il pagamento del dicembre 2011, e di non vederlo più giungere...

Un bel giorno il capo dell'azienda piccina spiegò ai suoi nanetti che non aveva più soldi per gli stipendi (del mese precedente) che avrebbe dovuto pagare loro, perché l'azienda/consorzio pubblico si era di nuovo fermata coi pagamenti. I soldi bastavano a malapena per versare i contributi e la banca cattiva ormai si rifiutava di scontare le fatture dell'azienda/consorzio, considerandole come "carta straccia". Il capo si ripromise di andare a bussare alla porta di altri istituti di credito, ma anch'egli era fortemente sfiduciato. Certo che se ne nemmeno una fattura nei confronti di un consorzio pubblico veniva considerata solvibile, la situazione era davvero brutta.

Sarebbe bello pensare che questa sia soltanto una favola, ma purtroppo è la realtà, da ieri la mia realtà. La situazione è davvero kafkiana: 11 mesi di fatture a credito, e non entra in cassa neanche un centesimo, e nessuno può risolvere la situazione. Ma si può? Il governo cosa fa invece di costringere per davvero la P.A. a ridurre i tempi di pagamento nei confronti delle imprese? Già 3-4 mesi sarebbero tanti, troppi. Qui noi siamo a quasi un anno di ritardo....
Da ieri mi sono già depressa a sufficienza e non so davvero più cosa pensare.

Nessun commento:

Posta un commento