lunedì 6 maggio 2013

i film di audrey hepburn/3

Colazione da Tiffany (1961)
Trama: Holly Golightly è un'eccentrica ragazza di New York, si potrebbe definire una ragazza squillo, con tutte le implicazioni del caso, sofisticata e ingenua al tempo stesso... Vive insieme al suo gatto - di nome Gatto, per l'appunto - in un appartamento privo di mobili, senza un particolare senso di appartenenza a nulla, tra feste mondane e orari impossibili che la portano a fare colazione con una brioche nelle ore piccole della mattina, in piedi davanti alle vetrine di Tiffany, la gioielleria sulla Quinta Strada.

Paul Varjak è il suo nuovo vicino di casa, un giovane scrittore con pochi quattrini, mantenuto da una ricca ed opprimente signora. I due si conoscono e diventano amici, condividendo smarrimenti e gioie. Holly, dopo aver chiuso con un ex marito sposato da giovanissima, cerca di farsi sposare da un ricco milionario brasiliano, ma le cose non vanno come previsto e alla fine le resta soltanto Paul. Paul, che l'ama davvero e il cui amore forse lei deciderà di ricambiare, dopo aver finalmente scelto di accettare il legame di appartenenza nei confronti di un'altra persona.


La cosa principale che mi stupì di Colazione da Tiffany la prima volta che lo vidi fu la sua estrema modernità. Per essere un film del 1961 tratta con apparente leggerezza e soavità di ragazze squillo, di gigolò, di spaccio di droga... insomma, temi che probabilmente nell'America degli anni dell'innocenza non venivano messi così in rilievo, e ancor meno in un film brillante. Facevo anche un po' fatica a definire questo film come una commedia, perché nonostante le battute e il regista (Blake Edwards) è un film "serio", sicuramente privo di toni drammatici ma non per questo liquidabile come lieve e scanzonato.
Inoltre per me, 'che son stata ragazzina negli anni '80, vedere un George Peppard "inedito", in un ruolo diverso dal Colonnello di A-Team fu davvero una scoperta :-)

Holly Golightly è una "randagia", che non appartiene a nessuno e che, anzi, è sempre scappata dai legami. Una ribelle, un'anticonformista un po' matta; credo sicuramente uno dei primi personaggi cinematografici femminili rappresentati come indipendenti, senza giudizi didascalici o negativi. Forse anche per questa estrema modernità, l'iconografia del film è stata prepotentemente riscoperta nell'ultimo decennio come oggetto di merchandising (io stessa ho in casa un poster con la locandina del film, e una shopper con l'immagine di Holly e del suo gatto).
E poi c'è la canzone "Moon River", di Henry Mancini, diventata un tema famosissimo ed amatissimo: ogni volta che mi torna in mente mi rimane in testa e continuo a canticchiarla per giorni e giorni.



Due per la strada (1967)
L'architetto inglese Mark e sua moglie Joanna rievocano, durante un viaggio in auto verso il sud della Francia, i dodici anni del loro matrimonio. Ma nel cercare di comprendere la vera natura della loro relazione, entrambi si rendono conto che è necessario accettare tutti i cambiamenti degli ultimi anni, se vogliono ritrovare il sentimento originale che li ha uniti.

Non è proprio facilissimo star dietro allo svolgimento del film, il cui montaggio alterna continuamente scene che si svolgono in tre/quattro momenti temporali diversi. A partire da quando Joanna e Mark si incontrano per la prima volta; passando per un loro viaggio da giovani squattrinati nei primi anni di matrimonio; un altro viaggio insieme ad un'altra coppia ingessata con bambina inclusa; sino all'ultimo viaggio, quando la coppia ormai imborghesita si agita sull'orlo di una possibile separazione. Anni diversi e automobili diverse accompagnano i due coniugi attraverso i paesaggi francesi visitati e ri-visitati.
Il loro matrimonio è ormai sul punto della rottura, ma un serio ripensamento dei momenti significativi del loro passato li conduce a riconsiderare la loro vita e ad accorgersi di quanto forte sia il legame che li unisce.

Audrey Hepburn e Albert Finney ebbero davvero una relazione durante le riprese di questo film. La Hepburn era ancora sposata con Mel Ferrer, ma il loro rapporto ovviamente non funzionava più. Finney scelse comunque di farsi da parte per evitare che la Hepburn rischiasse di perdere la custodia del figlio.


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