venerdì 27 settembre 2013

miss fisher, delitti e misteri

Durante l'estate Rai Uno ha trasmesso la prima stagione di un bel telefilm australiano, naturalmente in seconda serata in modo che il minor numero possibile di spettatori se ne accorgesse... Si tratta di "Miss Fisher, delitti e misteri" (tit. orig. Miss Fisher’s Murder Mysteries).

La storia è ambientata a Melbourne nei ruggenti anni Venti del secolo scorso. Phryne Fisher (Essie Davis) è una donna affascinante e moderna, ricca e indipendente, spregiudicata e coraggiosa, sempre vestita all'ultima moda e col caschetto nero alla Louise Brooks, la quale si improvvisa detective, un po' per amore della giustizia e un po' a causa di una dolorosa vicenda personale che riguarda il suo passato.

Dopo molti anni passati all'estero, Phryne torna a Melbourne per cominciare una nuova vita nella sua città natale, ma anche per assicurarsi che l'uomo condannato per la misteriosa sparizione della sua sorellina, anni prima, non esca mai più di prigione. Peccato che, ancor prima che la compassata zia Prudence riesca a trascinarla alla sua prima soirée, Phryne si ritrovi coinvolta in un omicidio.
Phryne fa amicizia con la più improbabile delle sospettate dell'omicidio, la giovane Dot Williams, e la prende sotto la propria ala protettiva, offrendole un lavoro come cameriera. Nel corso delle puntate, Dot diventerà una delle persone più vicine a Phryne, nonché un aiuto prezioso nelle tante indagini. Dagli aborti clandestini alle dispute sindacali, dai lavoratori sfruttati alle ragazze scomparse, Phryne cercherà di fare giustizia per coloro che non riescono ad ottenerla.




Mentre scava nell'oscuro mondo del crimine, Phryne incrocia la sua strada con la polizia locale e fa amicizia con l'affascinante tenente Jack Robinson (Nathan Page), il quale, sebbene sposato (infelicemente) si ritrova attratto dalla vibrante personalità di Phryne e cerca di tenerla fuori dai guai.
I due finiscono per darsi una mano a vicenda: Jack recuperando le informazioni attraverso le procedure standard di polizia, e Phryne attraverso canali meno convenzionali. Quando, a volte, Jack non intende collaborare con Phryne, lei riesce facilmente a manipolare il suo assistente, il giovane detective Hugh Collins, per carpirgli più o meno inconsapevolmente le informazioni.



Il personaggio di Phryne Fisher prende vita nel 1989, grazie alla penna della scrittrice australiana Kerry Greenwood, che ha inventato quest'audace lady detective protagonista di una serie di numerosi libri gialli .

La serie TV è stata realizzata con grande accuratezza (lusso e glamour, costumi d’epoca, ambientazioni e dettagli curatissimi) tanto che ogni episodio è costato un milione di dollari. Soldi ben spesi, visto che ha ottenuto un grandissimo successo in patria ed è stata già realizzata la seconda stagione.

mercoledì 25 settembre 2013

oltre ogni fantasia

Mi chiedo se siamo finiti in una realtà parallela, un'altra dimensione...
Un paese dove l'amministratore delegato della società nazionale di telecomunicazioni dice che ha appreso solo a posteriori, dai comunicati stampa, che la quota di maggioranza della sua azienda è passata in mano straniera (ma le telecomunicazioni non dovrebbero essere un asset strategico, di cui è importante mantenere il controllo? Non so, è una mia idea da semplice cittadina...).
Un paese dove metà degli eletti in parlamento minacciano, da bravi pecoroni, di dimettersi in ossequio al capriccio di un vecchio bambino dell'asilo che continua a fare i capricci, invece di ritirarsi finalmente in un Eden remoto a fare la bella vita insieme alla sua fidanzata ventisettenne (così nessuno lo perseguiterebbe più).
Un paese dove la speranza nel futuro e nel cambiamento è bell'e che morta.