lunedì 11 gennaio 2016

david bowie


Tra le mille condivisioni e testimonianze comparse stamattina sui social, in seguito alla scomparsa di David Bowie, vorrei riportare qui quella di una mia amica facebookiana, che mi ha colpito e mi è sembrata particolarmente bella.
Le parole seguenti non sono mie, ma di Marina.

Ognuno di noi è cresciuto in un giardino musicale in cui fiorivano rose, ciclamini, ortensie e a volte, molte volte, anche erbacce.
Ognuno ha annusato con più piacere questo o quel fiore. Magari per un po' ha trovato insostituibile pure l'erbaccia.
Questa mattina ci siamo svegliati e le rose non c'erano più.
E anche chi non amava particolarmente le rose, la mancanza la sente, la vede, la odora.
E ogni volta che un fiore sparisce dal giardino è sempre una sofferenza. Anche perché in quel vuoto, forse, non ci pianteremo niente altro.

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