lunedì 6 novembre 2017

la perdita di un cane/2

Ho parlato della morte della mia cagnona, Sissi, successa il 19 ottobre.
Non ho ancora raccontato che l'ho fatta cremare, e mi sono riportata a casa le ceneri. Negli ultimi tempi ero venuta a conoscenza dell'esistenza di questi centri che effettuano questo servizio, per gli animali domestici. Avevo deciso che sarebbe stata la strada da seguire già mesi fa, quando Sissi stava ancora bene. Avevo già avuto un altro cane prima di lei, e purtroppo nel suo caso dopo che era mancato ne avevo lasciato le spoglie al veterinario perché se ne occupasse lui, ma questa cosa aveva continuato a rodermi dentro a lungo, mi sembrava di averlo abbandonato come se fosse stato un rifiuto. Chissà che fine aveva fatto, me lo ero chiesto più e più volte nel corso degli anni... Stavolta, avendone la possibilità, ho deciso di fare diversamente.



Da una parte, la cremazione degli animali domestici (cani, gatti, addirittura cavalli!) sicuramente è un business, ma è anche un modo per venire incontro a un'esigenza espressa da tanti proprietari di animali. Per quanto mi riguarda io mi sono trovata bene, ovviamente bene per quanto ci si possa trovare in un'esperienza del genere, che si vorrebbe pur sempre evitare.
Nel posto dove mi sono rivolta - vicinissimo a casa mia, fra l'altro - sono stati carini, delicati e comprensivi. Sono venuti a prendere il cane a casa e abbiamo fissato l'appuntamento per la cremazione già per il giorno dopo. Abbiamo potuto vedere Sissi ancora per 10-15 minuti, per le cosiddette "ultime coccole", e poi abbiamo aspettato in una saletta d'attesa, dove c'era un monitor, per l'ora e mezza che è stata necessaria. Ho seguito tutto, non mi sono risparmiata nulla. Anche questo penso mi sia servito per farmene una ragione, per capire che lei non c'era più. Al termine ho visto recuperare le ceneri, con una specie di bidone aspiratutto, e il loro deposito in una specie di tegame, che poi è stato raffreddato. In pochi minuti mi è stato consegnato un cofanetto contenente tutto ciò che restava di lei. Di oltre 30 chili di cane sono rimasti soltanto 1,2 kg di ceneri, fredde e spente. Oltre ovviamente al ricordo.

Ho messo nel cofanetto anche il suo collare con la sua medaglietta, e la sera l'ho poggiato sulla sua cuccia vuota ai piedi del mio letto: Sissi è tornata a casa e ha dormito nel suo solito posto.

Durante il weekend però, abbiamo tolto tutte le sue cucce e i suoi cuscini sparsi in giro per casa. Ho messo tutte le sue cose in uno scatolone e le ho portate in solaio; alcune, più vecchie, le ho buttate.
Il cofanetto l'ho lasciato nella mia stanza, che era poi anche la sua, in un posto ben visibile. Per adesso resta lì e vi rivolgo spesso lo sguardo e un saluto. Più avanti, quando magari il dolore sarà scemato un po', o comunque si sarà attutito, o quando magari girerà un altro peloso per casa, probabilmente lo sposterò in un posto più nascosto. Avevo anche pensato di seppellire una parte delle ceneri in giardino e di piantarvi sopra una pianta di rose, o qualcosa del genere. Vedrò.

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